
Convegno "Lavoratori all’estero e medico competente: una rete virtuosa anche a distanza"
Aula Magna - Dipartimento Militare di Medicina Legale Via S. Giovanni di Verdara, 123 – Padova
07.11.2025
L’internazionalizzazione delle imprese e la globalizzazione dei mercati hanno portato ad un incremento della mobilità dei lavoratori: la complessa attività di pianificazione strategica da parte delle imprese multinazionali implica infatti, frequentemente, il trasferimento di personale specializzato presso sedi societarie estere. Tale mobilità dei lavoratori impone di garantire al personale le stesse condizioni di lavoro vigenti – per legge o contratto collettivo di applicazione generale – nel paese ospitante, in particolare per quanto riguarda aspetti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro.
Il coinvolgimento del medico competente si ha in tutte diverse fasi della trasferta: dal valutare se vi siano condizioni ostative alla partenza, al supporto a renderla sicura e consapevole, alla gestione di criticità sanitarie correlate all’esposizione specifica o ad emergenze e fino al rientro nel paese di partenza. In ognuno di questi passaggi il contributo specialistico costruisce le fondamenta per una costante garanzia di tutela a distanza, una rete virtuosa di sostegno possibile solo grazie alla collaborazione fra tutte le figure coinvolte nella gestione della salute e sicurezza del personale.
Vista la complessità dell’argomento la SIML Triveneta ha ritenuto di articolare questa giornata di lavori partendo da un inquadramento giuslavoristico che disamini gli obblighi del datore di lavoro nel contesto normativo di riferimento. Successivamente verranno esplorati aspetti relativi alla sorveglianza sanitaria. La frequenza e la durata del soggiorno nonché l’ambito UE o extra UE influenzano notevolmente l’organizzazione temporale degli accertamenti sanitari e delle vaccinazioni contemplati nel protocollo. Vedremo come a seconda della tipologia di fattori di rischio da monitorare (rischio infettivo, rischio stress da situazione socioculturale critica – guerre civili, carestie, ecc.) dovrebbe essere predisposto un sistema il più possibile standardizzato sulle specifiche necessità di raccolta dati che fornisca informazioni sulle eventuali criticità delle condizioni di salute fisica e/o psichica, sia iniziali che al momento del rientro. Saranno riportate esperienze organizzative ed idoneative provenienti da diverse realtà lavorative, inclusa quella delle forze armate in missione all’estero, e verrà data particolare attenzione agli strumenti ed ai modelli di gestione del flusso degli eventi risultati più efficaci. L’articolazione della giornata di lavoro è stata intesa al fine di poter offrire da un lato una puntuale ed elevata formazione e dall’altro una partecipazione attiva alla discussione delle maggiori criticità di tipo multidisciplinare che questo argomento porta con sé