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Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica per Gino Gerosa e per la città di Padova

07.04.2025

Il cardiochirurgo Gino Gerosa, professore di Chirurgia cardiaca presso l’Università di Padova, e il sindaco Sergio Giordani, in rappresentanza della città di Padova, hanno ricevuto nel corso di una cerimonia oggi al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, la medaglia d’oro al merito della sanità pubblica.

L’onorificenza è stata consegnata a Gino Gerosa, per aver «eseguito per la prima volta al mondo l'impianto di un anello mitralico senza l'utilizzo della circolazione extracorporea ed a cuore battente attraverso l'apice del ventricolo sinistro, sviluppando e consolidando il concetto della Cardiochirurgia microinvasiva» mentre è andata alla Città di Padova per «i valori espressi nel campo sanitario e didattico durante la Grande Guerra, dove Padova si distinse nell'assistenza sanitaria, divenendo una vera e propria "Città ospedale militare". La città riuscì a sopperire alla carenza di medici impegnati al fronte, si approntarono circa 8000 posti letto in edifici pubblici e privati, organizzando altresì corsi accelerati di medicina e chirurgia per oltre 1000 studenti provenienti da tutte le università italiane».

 


«La giornata di oggi rappresenta un momento di altissimo valore simbolico e umano per la nostra comunità accademica e cittadina. Le Medaglie d’Oro al Merito della Sanità Pubblica conferite dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla città di Padova e al professor Gino Gerosa non sono solo riconoscimenti a risultati individuali o locali, ma testimonianze di una storia fatta di dedizione, scienza e umanità – afferma 
Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Padova è, oggi come ieri, una città che cura. Durante la Grande Guerra fu definita “città ospedale” per aver accolto oltre 170 mila feriti provenienti dai principali fronti, grazie a una rete sanitaria estesa e straordinaria. In quegli anni, Padova fu anche una grande scuola: più di 1.300 studenti di medicina da tutta Italia si formarono nei corsi universitari e nella scuola medica d’emergenza.
L’Ateneo diventò un modello di scuola medica di guerra, da cui emersero figure di altissimo valore professionale. Questa eredità è parte integrante del nostro presente. È in questo solco che si inserisce l’opera del professor Gino Gerosa. Con lui celebriamo un eccellente cardiochirurgo, dal primo impianto in Italia di cuore artificiale al recente primo trapianto al mondo di cuore battente da donatore a cuore fermo, ha portato l’Università di Padova ai vertici della ricerca medica. Il suo lavoro è la più alta espressione della nostra tradizione medica: sapere, ricerca e cura che si intrecciano. Ringrazio il Presidente della Repubblica per aver onorato la nostra città e il nostro Ateneo con questi riconoscimenti e anche il comitato “Padova Medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica”, fondato dai professori Giampiero Avruscio e Maurizio Rippa Bonatti, per il lavoro di questi anni».